In occasione dell’Incontro delle Caritas parrocchiali, consegnato al titolo 50 anni. In poche parole, alla domanda “Che cosa sogna per la carità nelle comunità?” il Vescovo Pierantonio Tremolada ha risposto proponendo l’immagine composta della candela, del camino, della casa.
“Per dire in maniera un po’ efficace cosa sogno per la carità nelle comunità mi è venuta in mente un’immagine che è questa: l’immagine della candela, del cammino e della casa.
L’immagine complessiva della casa dove c’è un cammino che scalda. Il camino si accende, io dico la candela ma si potrebbe dire lo stoppino, che lo accende. Secondo me voi siete questa candela che accende il fuoco, che deve accendere, può e deve accendere un fuoco nel cammino in modo tale che questo fuoco poi scaldi la casa. La casa è il mondo, il camino sono le parrocchie, diciamo così semplificando, le comunità cristiane, le candele siete voi.
È chiaro che una candela da sola non scalda una casa, un ambiente, un locale, ci vuole un camino. Per questo la Caritas è qualcosa che voi accendete, ma che non riguarda solo voi, è la candela che poi fa ardere il fuoco di un camino e allora sì che questo fuoco è capace di scaldare tutto un ambiente.
Io sono convinto che la Chiesa oggi più che mai deve percorrere la strada della carità.
Parliamo tanto di missione, Papa Francesco ci dice la chiesa in uscita, non dobbiamo stare chiusi dentro e non fare sempre le stesse cose, la chiesa non vive di fotocopie, ha bisogno anche di creatività. Ecco però la strada maestra di questa creatività è la carità. La carità è capace di parlare a tutti, perché quando si ama è un linguaggio universale, non devi dare troppe spiegazioni. La carità la capiscono tutti perché la sentono, allora l’immagine è questa.
Siete preziosi! Perché se noi non avessimo una candela o uno stoppino un camino non si accende più, la casa sarà sempre fredda però non chiudetevi in voi stessi, non esistete per voi stessi, non è esserci per esserci, ma esserci per far ardere anche gli altri.
Voi ricordate a tutti qualcosa che per il cristianesimo è essenziale, è indispensabile. Gesù come sapete ci ha lasciato l’unico comandamento: “amatevi gli uni gli altri”. Prima cosa amatevi tra di voi, poi però dice andate avanti, a chi ha fame date da mangiare, a chi ha sete date da bere perché sarete giudicati su questo perché ogni persona mi è molto cara, è come se fossi io stesso quando voi date da mangiare a un fratello o a una sorella che hanno fame voi rendete onore a me, lo fate a me, quindi questo è il nostro compito.
Mi piace immaginare che ogni parrocchia sia un bel camino acceso dove anche chi è un po’ lontano quando passa sente il caldo, si avvicina, si scalda, poi magari se ne va, però intanto si è scaldato.”