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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Corridoi universitari: un ponte verso il futuro

di Stefania Cingia

È stata un successo la laurea di O.T., un ragazzo eritreo rifugiato in Etiopia che a settembre si è laureato con 110/110 in Ingegneria Civile. Arrivato a fine 2022 grazie ai Corridoi Universitari, ha completato il suo percorso di studi con il massimo dei voti. È stato il primo studente del progetto a laurearsi e ora si aprono per lui nuove possibilità e nuovi futuri.
In un contesto dove le barriere all’accesso all’istruzione sono frequenti, i Corridoi Universitari si pongono come un’opportunità concreta. Attraverso borse di studio, tutoraggio e supporto psicologico, i partecipanti possono affrontare il percorso accademico con maggiori possibilità di successo.
Negli ultimi anni, il fenomeno dei migranti e dei rifugiati ha messo in luce la necessità di soluzioni innovative e sostenibili. Uno di questi progetti è rappresentato dai “Corridoi Universitari”, il cui obiettivo è garantire accesso all’istruzione superiore per giovani migranti già riconosciuti rifugiati, offrendo un percorso di integrazione e formazione che possa migliorare le loro prospettive future. L’iniziativa è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli e Gandhi Charity. Tante le università coinvolte in tutta Italia, tra cui anche l’Università degli Studi di Brescia. Nel partenariato locale anche Kemay, il Centro Migranti, la Chiesa Valdese, la Cooperativa K-Pax e Caritas Diocesana di Brescia.

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