Sono 63 le realtà della nostra diocesi, in rete con la Fondazione Opera Caritas San Martino, che ricevono gratuitamente aiuti alimentari – da distribuire a persone in situazione di povertà alimentare – da parte di Agea.
Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) è l’ente che, per incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si occupa di gestire i fondi europei e nazionali destinati a questi aiuti alimentari: definisce le modalità operative per partecipare al programma, emana i bandi per i fornitori, assegna e distribuisce i prodotti su tutto il territorio italiano tramite la rete di organizzazioni partner capofila e territoriali.
Dopo l’estate ha preso avvio la nuova programmazione 2021-2027 con il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). Mercoledì 11 dicembre Caritas Italiana ha promosso a Roma un incontro su questo nuovo programma, con un focus rispetto alla novità dell’obbligatorietà delle misure di accompagnamento, ovvero tutte quelle azioni di prossimità, ascolto, accompagnamento e orientamento di singoli e famiglie, che affiancano la semplice consegna del pacco viveri. Una modalità di azione, questa, che è nel dna di Caritas ma che, nondimeno, rischia di essere schiacciata dalla eccessiva burocrazia di un sistema che vede l’impiego di fondi pubblici. Ammirevole è l’impegno dei tanti volontari sul territorio che si adoperano in questo servizio, cercando di coniugare rispetto delle regole e carità cristiana.