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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

“Le parole di una vita” a Valverde

di Caterina Manelli

Le parole di una vita. Questo il titolo della giornata di incontro, preghiera e condivisione realizzata sabato 8 novembre 2025 presso il Santuario della Madonna di Valverde (Rezzato) a cui hanno partecipato più di 80 persone, tra volontari e anziani, protagonisti del progetto Terza età: Si.cura insieme.

Il progetto, nato ormai quattro anni fa e sostenuto anche da Caritas Italiana, negli ultimi 3 anni anche con fondi dell’8xmille, ha fatto delle parole il filo conduttore, anche attraverso la pubblicazione di Parole conchiglia e di Parole ancora.

Le parole, asse portante per costruire ponti di relazioni con e tra persone, sono state protagoniste anche nella giornata dell’8 novembre nella convinzione che, in un tempo in cui sembrano aver perso il loro valore e sono spesso usate in modo inappropriato e tagliente, vadano riposte al centro e riscoperte come opportunità di cura, di attenzione, di vicinanza e solidarietà.

La giornata, dedicata ai volontari e alle volontarie delle Parrocchie (complessivamente circa 15) che hanno accolto il progetto, con la partecipazione anche di qualche persona anziana e famigliari, è stata scandita da momenti particolari.

Le parole di don Maurizio Rinaldi hanno caratterizzato fin dall’inizio l’incontro: il suo intervento ha contribuito a riconoscere il valore dei volontari e delle persone anziane rendendo entrambi, volontari e anziani, protagonisti di una storia collettiva.

A seguire “Parole in dono”: coadiuvata dall’équipe del progetto, Cosetta Zanotti, attraverso la lettura della storia “Il Dono”, ha attivato uno spazio intenso di racconto e narrazione dei vissuti dei volontari e degli anziani presenti.

Don Gino Regonaschi, Rettore del Santuario della Madonna di Valverde, ha poi accompagnato il numeroso gruppo di partecipanti a gustare la Parola con Parole di Speranza. Le parole si fanno Parola, si fanno preghiera.

A seguire “Parole come Pane”. Un pranzo festoso, consumato lentamente per poter gustare questo tempo donato e permettere a tutte e tutti di raccontarsi anche a tavola, dove la parola si fa pane e nutrimento.

La giornata si è conclusa con “La Panada”, una leggenda della tradizione contadina tratta da “Il pane di ogni giorno”, che racconta della ricchezza dei piccoli gesti che sanno diventare sostentamento per tutta la comunità. Da qui, nel grazie e avanti insieme, la consegna di una originale ricetta della “Panada del Progetto Terza età: si.cura insieme”, i cui ingredienti sono: due cucchiai di vicinanza, un pizzico di ascolto, una manciata di gentilezza, un fiocco di carezza, qualche goccia di affetto. Infine una bella spolverata di condivisione.

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