Aprire gli occhi, ascoltare il cuore, riconoscere il volto, accogliere l’altro: sono questi i quattro verbi della dinamica relazionale (con il fratello e con Dio) che punteggiano l’Avvento di Carità nella proposta di Caritas Diocesana Brescia e dell’Ufficio per gli Oratori, i Giovani e le Vocazioni. Unico lo sfondo unificante: il Messaggio della Giornata Mondiale dei Poveri. In apertura dell’Avvento la tradizionale Giornata del Pane (domenica 3 dicembre), occasione, come auspicato da Papa Francesco, per vivere un gesto concreto di condivisione, partecipazione, responsabilità comune e nel contempo per ricordare che “il Padre nostro è la preghiera dei poveri: il pane che si chiede è nostro. In questa preghiera tutti riconosciamo l’esigenza di superare ogni forma di egoismo per accedere alla gioia dell’accoglienza reciproca”.
Emblematico il titolo dell’Avvento di Carità: “Le storie sanno di pane. Nostro.” Nelle nostre comunità abbiamo bisogno di pane, come di storie. Storie non straordinarie, non eccezionali, ma ad altezza d’uomo: storie che mostrano lo straordinario nell’ordinario, storie che partono da un fatto, da un volto concreto e nel loro svolgersi intrecciano voci e contributi di molti, prendendo anche la forma di piccole storie di comunità. Storie che sanno di pane. Il pane è infatti un segno a cui non servono parole. Il pane già dice di bontà, fame nutrita, condivisione. Una condivisione che va nutrita anche con esperienze, racconti, storie.
Il materiale per l’Avvento di Carità è scaricabile on line oppure può essere ritirato presso gli uffici di Caritas Diocesana Brescia (piazza Martiri di Belfiore, 4):
- il manifesto
- il pieghevole
- la lettera di mons. Tononi
- la lettera del diac. Giorgio
- le note tecniche
- la cartella stampa relativa al Fondo Briciole Lucenti