Sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino i 45 rifugiati che – grazie a borse di studio nell’ambito del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees – studieranno in 23 Università italiane.
Il progetto è stato avviato in via sperimentale nel 2019, grazie all’impegno di Caritas Italiana, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’UNHCR, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Gandhi Charity e una vasta rete di partner locali. Finora ha visto il coinvolgimento di 28 atenei che hanno messo a disposizione negli ultimi tre anni oltre 70 borse di studio. La selezione degli studenti è basata sul merito accademico e la motivazione. I vincitori sono rifugiati provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.
Gli studenti, dopo il periodo di quarantena per l’emergenza Covid-19, inizieranno il loro percorso universitario presso gli Atenei su tutto il territorio italiano.
Un percorso di realizzazione professionale e di inclusione sociale che vede coinvolte in prima linea le Università e le Caritas diocesane. “Quest’ultime – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – sostengono l’inserimento sociale degli studenti nelle comunità di accoglienza, attraverso una profonda azione di ascolto e accompagnamento, grazie all’individuazione di un operatore diocesano e di famiglie tutor e all’impegno per l’attivazione di tavoli locali con soggetti pubblici e privati”.
[dal comunicato stampa di Caritas Italiana]