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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Una proposta per il discernimento

di don Maurizio Rinaldi

Osare il sogno. Tra fatica e grazia (1Cor 15, 1-11) esprimo riconoscenza per un tempo vissuto e condiviso nel clima della sinodalità e del discernimento; gli impulsi creativi dello Spirito hanno condotto la Chiesa nella storia ad esprimere il di più di vita e di Vangelo in forme innovative. Diceva don Livio Rota alla delegazione Caritas Lombardia riunitasi in autunno a Brescia: “Uno storico della Chiesa non può non essere positivo!” Il 50° di Caritas Italiana, nelle tre vie (ultimi, Vangelo, creatività) e nelle tre carità (materiale, intellettuale, spirituale), rilancia Caritas nell’assetto comunitario caritativo per un di più di consapevolezza di comune povertà e per un di più di fede per una ulteriore e possibile comune carità. È bello in “tempi foschi” sentire che un sogno di luce ci abita; con S. Paolo VI abbiamo sognato una civiltà dell’amore, perché tra cielo e terra possiamo contemplare l’osare di Dio nell’osare delle comunità e delle Caritas.

Tenere il ritmo. Dopo l’incontro delle Caritas parrocchiali celebrato in cattedrale lo scorso 5 di novembre ci siamo proposti in ritmi di discernimento da sostenere: se nel cambio d’epoca sociale ed ecclesiale e nell’assetto pastorale il “cambio di paradigma” lo stiamo ancora elaborando, più forte, là dove la vita chiede, proveremo ad argomentare nell’assetto comunitario, caritativo e sociale una creatività pastorale in atto e in divenire, nella fede di una Parola inequivocabile: “Ecco io faccio nuove tutte le cose” Ap 21, 5.

Tre incontri. Alle comunità parrocchiali, intese come soggetto di carità; ai membri delle Caritas, intesi come animatori della carità nelle comunità, nel post 5 di novembre, proponiamo tre incontri per continuare a rendere realtà il sogno: in successione, attraverso la presenza di facilitatori, ritorneremo innanzitutto sui fondamentali di Caritas; continueremo con la lettura spirituale della Parola; in essa, concluderemo nella elaborazione creativa di una risposta in atto e in divenire alla vita che chiede.

Capitale di carità. In vista della celebrazione della prossima Giornata Mondiale dei Poveri nell’ambito delle iniziative di Bergamo/Brescia Capitali della Cultura 2023, desidereremmo restituire una testimonianza autentica di un capitale di grazia e di fatica che la carità di Dio e degli uomini hanno espresso nella storia e nel presente, in molteplici ed infinite modalità; desidereremmo riconoscere insieme un capitale di carità che ha umanizzato la nostra civiltà; desidereremmo condividere un capitale di amore da rilanciare in investimenti credenti a partire da una verità orante che S. Paolo VI così esprimeva: “Tu mi sei necessario”.

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