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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Ucraina, un anno di emergenza

di Stefania Cingia

Nell’anniversario dell’invasione russa all’Ucraina avvenuto il 24 febbraio 2022, anche Caritas Diocesana di Brescia desidera condividere quanto fatto per supportare, in terra ucraina e sul territorio bresciano, le persone in fuga dalla guerra.
È di fine febbraio 2022 il lancio della campagna di raccolta fondi per supportare l’emergenza Ucraina, in cordata con Caritas Italiana. In pochi mesi, grazie a centinaia di donazioni, la cifra raccolta è di 636.000 euro: Caritas puntualmente aggiorna sul proprio sito le somme raccolte e il loro utilizzo.
Centomila euro sono stati destinati al supporto di Caritas Italiana in Ucraina, mentre 50.000 euro sono stati fondamentali per sostenere le prime accoglienze di persone ucraine gestite dalla Cooperativa Kemay in attesa che diventassero effettivi i bandi prefettizi. La maggior parte dei fondi raccolti è stata invece destinata alle parrocchie che con uno slancio di cuore hanno risposto all’appello del Vescovo di aprire le porte all’accoglienza: Caritas Brescia appronta un sistema di contributi per supportare le parrocchie/famiglie delle parrocchie che accolgono in autonomia persone ucraine. In tutto sono stati erogati 539.000 euro, sostenendo 55 parrocchie di Brescia e provincia, così distribuiti: 214.600 euro a parrocchie accoglienti in immobili di proprietà o in comodato d’uso gratuito al di fuori dei sistemi di accoglienza tramite bando (Prefettura, SAI o Protezione Civile); 174.400 euro inviati alle parrocchie che sostengono l’accoglienza ad opera di persone/famiglie della comunità.
Grazie alla disponibilità delle parrocchie, vengono anche ampliati i posti nei progetti di accoglienza gestiti dalla Cooperativa Kemay. Due i progetti: uno il Centro di accoglienza straordinario (CAS), che mette a disposizione appartamenti e strutture religiose per l’accoglienza di profughi ucraini, per un totale di 103 persone (dati al 31.01.2023). L’altro, il nuovo progetto per l’Accoglienza diffusa della Protezione Civile che con molta fatica ha preso avvio concretamente i primi giorni di settembre. Attualmente sono 26 le persone ucraine accolte con questa seconda modalità.
Diverse le iniziative volte all’avvicinamento delle comunità verso i nuovi ospiti: cene, aperitivi interculturali, animazioni, serate informative. Il ruolo chiave delle comunità è stato ed è determinante per la buona riuscita dell’accoglienza: nel flash report “Emergenza Ucraina: un anno dopo” disponibile su www.caritasbrescia.it vengono raccolte, oltre ai numeri, anche le testimonianze degli operatori e delle operatrici che lavorano quotidianamente nell’accoglienza.

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