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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Servizio Civile: passaggio di testimone

Anche per il 2020 la Caritas diocesana di Brescia continuerà ad accompagnare il gruppo di giovani che ha deciso di mettersi in gioco per intraprendere un percorso di volontariato, di formazione e di orientamento al futuro nell’ambito del Servizio civile: una proposta rivolta a giovani italiani e stranieri, della durata di 12 mesi, che chiede un impegno di circa 25 ore settimanali, di cui alcune di formazione, con un compenso di 439,50 euro al mese.

Il 13 gennaio si è svolto l’incontro conclusivo per i giovani che hanno terminato la loro esperienza di Servizio civile iniziata nel 2019, un incontro che si è svolto all’insegna della gratitudine. Tanti i grazie: a Caritas diocesana di Brescia che ha permesso loro di vivere questa esperienza di crescita, ai centri operativi che li hanno accolti e accompagnati, ai loro compagni di servizio e di formazione che hanno reso più ricchi questi intensi mesi. Tra loro c’è chi ha trovato la propria strada per il futuro e chi ha capito cosa non vuole fare, in ogni caso ognuno ha arricchito il proprio bagaglio con qualcosa di prezioso per la propria crescita personale.
Nella giornata di saluto era presente anche il direttore di Caritas diocesana di Brescia, don Maurizio Rinaldi, che nel solco del clima di gratitudine ha esplicitato il grazie per l’ondata di freschezza avvertita in questi dodici mesi in Caritas e nella rete dei centri operativi e ha augurato loro di rendere l’esperienza di Servizio civile un punto di partenza nella costruzione di un futuro fecondo.

Nella stessa settimana, presso il Centro pastorale Paolo VI, si è tenuto l’incontro di avvio per il nuovo gruppo di trentacinque giovani che si apprestano a vivere questo anno particolare nella ricerca di se stessi aiutando gli altri. Quattro sono gli ambiti nei quali saranno coinvolti: l’accompagnamento degli adulti in disagio (progetto L’oro negli sguardi), il sostegno ai disabili (progetto Integral-mente), l’affiancamento ai minori (progetto La favola mia), l’animazione negli oratori (progetto Tempo di crescere). Durante questa prima giornata si è voluto puntare sull’importanza del gruppo utilizzando la metafora del gioco di squadra. I futuri volontari di servizio civile hanno condiviso con i loro “allenatori” aspettative e paure, obiettivi e ostacoli, ponendosi come ultimo obiettivo quello di vivere questa esperienza in modo pieno e mettendosi in gioco fino in fondo.

Anche a loro va l’augurio che l’esperienza di servizio civile possa rappresentare una opportunità per prendere del tempo da dedicare a stessi e agli altri e per compiere il salto nell’età adulta in modo più consapevole e maturo.

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