di Giacomo Savardi
Per entrare al Rifugio Caritas si attraversano due grandi porte verdi: la prima si chiama spazio, la seconda tempo. Per aprirle serve una chiave che ha un nome: CON. Un nome, un programma: la chiave ha bisogno di numerose mani per girare, non le serve olio per attivare tutti gli ingranaggi, ma relazioni di fiducia.
Così come la grande moka che accoglie gli ospiti in refettorio: offre a chi lo chiede un caffè ma ha bisogno di processi. Ha bisogno di due soggetti, acqua e semi macinati, ha bisogno di relazione come la fiamma che li avvolge e li scalda, e necessita di tempo; non un tempo definito, semplicemente il giusto tempo. In questa esperienza ci si attraversa e il risultato non è mai uguale: ciò che conta è che venga vissuto e condiviso, come una tazzina di caffè.
Il Rifugio ospita persone con storie di vita differenti unite dalla parola “trauma”. Per questo i primi giorni della loro permanenza, gli educatori non fanno troppe domande sul perché sono arrivati lì; solo successivamente si parla di passato e futuro, si condivide il primo piccolo obbiettivo, che solo una volta raggiunto verrà seguito da un altro. Tutto passa attraverso il presente dove la chiave CON fa la differenza per scelta.
Il Rifugio è vissuto da tanti volontari e volontarie che rendono vero ogni giorno. “Cucina Con” è il laboratorio che scandisce ogni pranzo e vede cuoche volontarie preparare i pasti con gli ospiti di turno; tra soffritti e pentole che bollono si condividono ricette, si parla di vita o semplicemente di come va. Con i volontari della sera si gioca a carte, si guarda un film insieme.
Con gli ospiti ormai ambientati e protagonisti della quotidianità di Via Ardigò, il Rifugio “esce” tra pomeriggi al Museo, mattine da modelli per futuri parrucchieri ed estetisti, giornate di preparazione di eventi, maratone e tanto altro.
Il calendario del dicembre 2023 è folto: il 5 allestimento del presepe e dell’albero di Natale, il 6 con i ragazzi della Parrocchia di Ospitaletto si impacchettano i giochi raccolti in questi mesi come dono per i bambini di Casa Gabriella, il 7 pranzo con gli studenti dell’Istituto Sraffa che hanno accompagnato gli ospiti in attività ricreative, il 14 incontro con l’Associazione Alcolisti Anonimi, il 16 formazione volontari presso Oasi S. Antonio mentre i giovani in missione del Centro Missionario Diocesano sono operativi in Rifugio, il 19 la cena di Natale, il 21 la cena con i ragazzi della Parrocchia di Ospitaletto.
E per il nuovo anno? Iniziamo con una certezza: il Rifugio Caritas è relazione costante con l’altro e la vita. Buon anno a tutte e tutti!