di Chiara Buizza
Si scrive H.SIAMO.CI, si legge Accasiamoci: è il titolo del progetto Fondo Cei 8×1000 relativo al Rifugio Caritas “e lo avvolse in fasce” per l’anno 2022. Una progettualità che si colloca nel solco dell’esperienza di accoglienza delle persone senza dimora avviata nel 2012 e che presenta tre novità in ordine alla riorganizzazione del Rifugio legata al tempo del Covid-19.
Nuova configurazione. Collocato dal 2016 nell’ala dell’ex Seminario Vescovile (via Garzetta – Brescia), il Rifugio Caritas in tempo di Covid-19 ridisegna il proprio intervento. Attivo nell’ambito del Piano emergenza freddo del Comune di Brescia e finalizzato all’accoglienza serale-notturna di ventiquattro uomini senza dimora (offre pasto serale, posto letto, possibilità di igiene personale, piccolo guardaroba, colazione), da martedì 24 marzo 2020 (data che segna l’inizio di un nuovo corso) estende l’orario di apertura all’intera giornata: da servizio di accoglienza notturna si configura in struttura polifunzionale aperta anche nelle ore diurne. Un’apertura h24 che richiede nuove modalità gestionali, che apre a nuove modalità di accoglienza e accompagnamento dei senza dimora, che sollecita una riprogettazione delle attività, dei tempi e degli spazi.
Nuove opportunità. E proprio la combinazione inedita di «spazi confinati» in «tempi dilatati», inedita per tutti e per i senza dimora in particolare, è foriera di proposte ludico-ricreative, ma anche di attività occupazionali volte a valorizzare le competenze degli ospiti e le possibilità di riattivazione lavorativa e sociale degli stessi. Grazie a una équipe multidisciplinare di operatori della Cooperativa Kemay, che operano in stretta collaborazione con il Centro di Ascolto Diocesano “Porta Aperta”, e attraverso l’apporto strutturale di trenta volontari, sono vari i laboratori che sono stati avviati nel corso del 2021: dalla cucina all’artigianato del legno, dal canto alla coltivazione dell’orto. Anche sul fronte del sostegno all’occupazione, sono stati attivati percorsi individualizzati per realizzare bilanci di competenze e sperimentare re-inserimenti lavorativi. Il nuovo assetto del Rifugio inoltre ha permesso, e nel contempo ha richiesto, un presidio e un accompagnamento maggiore anche dal punto di vista sanitario.
Nuova sede. Le valutazioni attorno alle opportunità, ma anche alle problematicità, che l’esperienza h24 porta con sé rispetto all’accompagnamento delle persone senza dimora sono ancora in corso, nondimeno hanno già fatto emergere la necessità di una nuova sede, tanto più alla luce della trasformazione dell’ex Seminario Vescovile in Campus Universitario. È nella prospettiva di una nuova “casa” che si spiega il nome del progetto H.SIAMO.CI: dal 2012 il Rifugio Caritas ha cambiato tre sedi e quella attuale è a tempo (fino al 31.12.2022). Anche la Giornata del Pane 2021, realizzata in collaborazione con il Gruppo Panificatori di Confartigianato Brescia, è stata finalizzata alla nuova sede del Rifugio Caritas.
L’incipienza della carità. Le tre novità che il progetto H. SIAMO.CI assume riecheggiano la via degli ultimi indicata da Papa Francesco (26 giugno 2021): “La carità è inclusiva, non si occupa solo dell’aspetto materiale e nemmeno solo di quello spirituale. La salvezza di Gesù abbraccia l’uomo intero. Abbiamo bisogno di una carità dedicata allo sviluppo integrale della persona: una carità spirituale, materiale, intellettuale”. Una carità, anche per il progetto H.SIAMO.CI, comunque incipiente: sul punto di partenza, in stato di avanzamento, con buoni margini di miglioramento.