Il 2016 è stato l’anno dell’intuizione, il 2017 del pensiero creativo, il 2018 quello della concretizzazione e del lancio di OKA. È in gioco la vita, il gioco da tavolo della Cooperativa Kemay in cui i partecipanti impersonificano alcuni migranti provenienti dall’Africa sub sahariana e tentano la fortuna cercando di approdare in Europa. OKA. È in gioco la vita è parte integrante del progetto Approdi OL3, percorsi di animazione per scuole e comunità, che muove riflessioni sul tema della cultura dell’incontro, delle migrazioni e dell’accoglienza.
Il 2019 è stato l’anno del consolidamento di OKA, tanto che il progetto ha intercettato più di 6000 persone, 15 istituti scolastici e 11 comunità e parrocchie tra Brescia e provincia.
Il 2020 si sta delineando come l’anno del volo di OKA: dall’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 Approdi ha incontrato 20 istituti, mentre dall’inizio dell’anno pastorale OKA (Approdo 5) è stato portato in 15 comunità, un numero che è destinato a crescere, viste le continue richieste di animazione nelle parrocchie.
Oltre ad aver consolidato la sua presenza all’interno delle comunità e degli istituti scolastici, OKA è stato foriero di nuove e interessanti collaborazioni per la Cooperativa Kemay: a gennaio ha preso avvio la partecipazione al progetto EMERA di Chiesanuova e Lamarmora, inserito nel progetto Vivi il Quartiere del Comune di Brescia; il 7 febbraio le operatrici di Kemay sono state invitate dall’Associazione Carcere e Territorio nella casa di reclusione di Verziano per animare un gruppo di persone a riflettere sul tema dei diritti umani attraverso il gioco di OKA.; giovedì 20 febbraio è stata la volta della partecipazione di OKA a una serata organizzata dall’Associazione Bimbo chiama Bimbo nell’ambito della rassegna Incontri Notevoli.
Se storie generano storie, quella del gioco OKA è sicuramente una storia generativa di nuove relazioni e legami, indicativa di come uno strumento animativo possa concorrere alla promozione di una cultura dell’incontro.