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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Civiltà dell’amore, sogno condiviso

di don Maurizio Rinaldi

Il 5 di novembre scorso “Insieme” è stato un vissuto percepito nella sua intensità e la “civiltà dell’amore” l’abbiamo “vista” come un sogno condiviso e possibile. È rimasta in ognuno dei partecipanti la consapevolezza di essere e di avere a disposizione tante palline di argilla, ricche di semi vivi, da lanciare in infinite piccole occasioni di ordinaria carità; abbiamo vissuto una Chiesa e abbiamo “visto” una civiltà per la quale ancora credere, nell’impulso creativo di un amore inedito, fondato sulla determinazione di Chi continua ad avere per noi progetti di pace (Geremia 29,11).
All’indomani dell’evento, i 35 facilitatori dei 35 tavoli hanno riletto e provato ad intuire alcune indicazioni per il prosieguo del 50perTRE. Alcune parole ne sintetizzano la condivisione, a partire dalla Sapienza, dalla Parola di Dio, che nell’approccio della lettura spirituale abbiamo sentita come Parola viva, capace di interpretare e di pro-vocare la vita, nella condivisione di vissuti desiderosi di cercare e conoscere Dio e sé stessi, in una storia complessa, abitata sempre dalla Speranza. A partire dalla Sapienza i 35 facilitatori hanno diversamente espresso l’esperienza di profondità, la necessità della semplificazione, l’opportunità della connessione e della gradualità.

La profondità, sentita nel coraggio di percepire l’umano là dove è persino affascinante e a tratti imbarazzante ri-conoscersi, nel confronto con la Parola, ha restituito la possibilità di un incontro autentico tra i partecipanti al tavolo.
La semplificazione, nella evidenza di una proposta evangelica chiara e semplice, richiederà ancora un percorso verso l’essenziale ecclesiale nelle sue diverse espressioni.
La connessione inter-generazionale, inter-culturale, inter-ecclesiale continuerà ad essere la condizione per una creatività condivisa.
La gradualità si porrà come opportunità non solo metodologica, ma come vissuto spirituale che recepisce il dato di una rivelazione proporzionato alla dinamica della relazione viva con Dio, all’interno di un amore in divenire fecondo.

A partire dalla Sapienza, declinata nelle articolazioni sopradette, la condivisione ha ribadito il dato della fedeltà da vivere nella tensione tra ideale e reale, tra pensiero e concretezza, tra ora et labora, nella logica di un ritmo di discernimento non unidirezionale, ma necessariamente operato in entrambe le direzioni.
Ad oggi il materiale audio-video-scritto del 5 di novembre è stato messo a disposizione e pubblicato sul sito di Caritas Diocesana Brescia. Continueremo il percorso di rilettura del 5 di novembre, al termine del quale comunicheremo le indicazioni alle Caritas parrocchiali per proseguire il cammino “Insieme”. Oseremo ancora, nella Grazia e nella fatica, sostenendo i ritmi del discernimento, con il sorriso della testimonianza e provando a “danzare” l’incontro tra il cielo e la terra.

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