di Chiara Buizza
Martedì 30 maggio 2023 sarà la suggestiva cornice del Duomo Vecchio (Piazza Paolo VI, ore 20.30) ad accogliere, tra musica, immagini e parole, la presentazione di “Un anno con Caritas 2022” e l’inaugurazione del percorso fotografico “Rivolgere lo sguardo per ascoltare. Una riga più in basso”. Due proposte diverse, una raccolta di racconti e un percorso fotografico, accomunate dalla stessa consapevolezza: è dal punto da cui guardiamo il mondo che tutto dipende, inclusa la possibilità o meno di rivolgere lo sguardo per ascoltare il silenzio (parlante) dei gesti.
“Quella dei gesti, dei segni è una modalità connaturata alla funzione pedagogica della Caritas” ed è espressione tangibile che il sogno della civiltà dell’amore indicato da San Paolo VI è possibile. Lo stesso Papa Francesco nell’invitare, in occasione dei 50 anni di Caritas Italiana (1971-2021), a percorrere con gioia la via degli ultimi, del Vangelo e della creatività, ha ribadito la necessità di “continuare a coltivare sogni di fraternità e ad essere segni di speranza”.
E proprio “che belle parole, i gesti” sarà uno dei leit motiv che accompagnerà la serata del 30 maggio, che vedrà don Maurizio Rinaldi collocare i racconti di Un anno con Caritas nel percorso 50perTRE. Carità incipienti, Venanzio Agnelli dar voce alla polifonia di alcuni racconti accompagnato da Salvatore Leardi alla chitarra, Mons. Gaetano Fontana indicare la via della creatività (Ap. 21,5).
Anche il percorso fotografico, con immagini scattate da Adriano Treccani, intreccia la poetica della carità agita con quella dello spettacolo teatrale de Il Sarto delle Parole. Per fare un fiore e restituisce il messaggio “che belle parole, i gesti”. A raccontare il progetto “La bellezza della carità. Fragilità. Cura. Cultura”, in cui il percorso fotografico si inserisce nell’ambito delle proposte per BGBS2023: Sonia Zapponi (Il Carrozzone degli artisti), Suor Marina Ghilardi (Istituto delle Suore delle poverelle), don Roberto Trussardi (Caritas Diocesana di Bergamo).
L’invito a partecipare alla serata è rivolto a coloro che fanno propria la proposta di guardare il mondo una riga più in basso.