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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Insieme per accompagnare il cammino delle Caritas

di Mariapia Urbani

Caritas Diocesana mi ha chiamata insieme a tanti altri, per offrirci uno spazio di incontro, formazione, approfondimento, visione… e ci ha mandati a due a due nelle parrocchie che hanno aderito al percorso “50perTRE. Carità incipienti per una civiltà dell’amore”.

INSIEME, ci siamo messi in cammino tra la fatica di fermarsi ad ascoltare la Parola, noi stessi e gli altri. La fatica di riflettere, discernere, pregare, confrontarsi, narrare e la grazia di scoprire che non siamo soli e il cambiamento è possibile. Incontrarci ha aiutato me a recuperare nel profondo le radici del mio essere seguace di un Dio che è amore e fa nuove tutte le cose.

INSIEME in un cammino ricco per me e che ogni volta è stato capace di mostrarmi una nuova prospettiva e nuovi significati sul servizio.

INSIEME, con le persone presenti, abbiamo ascoltato e riscoperto dove affondano le radici forti e ben nutrite dell’essere Caritas. Sentire di far parte di una storia che parte dal cuore stesso della fede e ha trovato una strada e delle indicazioni per percorrerla nelle indicazioni dei Papi nei suoi 50 anni di vita, ci ha fatto sentire non soli ma “parte” di una famiglia/comunità che continua a vivere come dono per l’altro.
L’incontro con la Parola, il silenzio, la preghiera, si sono scontrati con la difficoltà a fermarsi, ma sempre è stato momento intenso e pacificante che ci ha fatto scoprire che senza nutrimento, le forze, la gioia, le relazioni, diventano prassi quotidiane di gesti che non arrivano al cuore.

Con tutti loro ho sentito la gioia di un’accoglienza fatta con garbo, dell’ascolto senza pregiudizi e dell’amore senza condizioni. Non solo poveri da accogliere e aiutare, ma accoglienza e amore anche verso la nostra povertà, quella dei nostri gruppi, delle nostre comunità.

Volti segnati dalla vita e dall’età che raccontano la storia di chi vuole continuare a porsi domande e ad allargare orizzonti.

Sono felice e più ricca. Felice per la consapevolezza che siamo viandanti in cammino, sognatori di un futuro dove ciò che ci caratterizza è l’amore e l’accoglienza che non si chiude su progetti ristretti ma apre a percorsi e relazioni di largo respiro.

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