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Articolo pubblicato sul settimanale diocesano La Voce del Popolo

Essere animatori di carità

di suor Liliana Chioda

Vorrei inquadrare questa breve testimonianza della formazione di cui abbiamo goduto all’interno del progetto 50perTRE. Carità incipienti, partendo da una meravigliata constatazione: grazie alla capacità di Caritas Diocesana di coinvolgere i territori e di dare sostegno alle comunità disponibili ad attivarsi per dare risposte a bisogni nuovi, ci siamo accorti che nella nostra Unità Pastorale Beata Cristina (Calvisano, Malpaga, Mezzane, Viadana) è in atto una trasformazione del modo di essere “Caritas”.
Accanto al gruppo storico della Caritas parrocchiale in Calvisano, negli ultimi anni si sono attivati altri due gruppi. Il primo: il gruppo Accoglienza che da alcuni anni opera per l’accoglienza e l’integrazione di persone richiedenti asilo, rifugiate e, ultimamente, degli sfollati dall’Ucraina; negli anni le sedi adibite all’accoglienza da una sono diventate tre. Il secondo: il gruppo Beata terza età, nato grazie al progetto “Terza età: si.cura insieme” che dopo l’accompagnamento previsto per un anno, ha assunto una propria identità e continua in autonomia ad offrire vicinanza alle persone anziane delle nostre quattro comunità.
Forse non c’è ancora consapevolezza che tutto ciò sia “Caritas” perché si tende a rinchiuderla nella tradizionale e sempre lodevole assistenza con pacchi viveri e indumenti. La nostra richiesta a Caritas Diocesana di prendere parte alle tre serate di formazione è scaturita proprio dal desiderio di far crescere questa consapevolezza e di dare radici profonde al nostro operare.
Gli spunti sono stati tanti: perché operiamo in Caritas? Quale Parola ci nutre? Riusciamo ad essere creativi nella carità?
Da tutto ciò è scaturito il desiderio di provare, nel prossimo anno pastorale, ad assumere il ruolo a cui in primis siamo chiamati: essere “animatori di carità”. Tra le proposte da organizzare anche una giornata dedicata con attività diversificate per età, finalizzata a mettere in evidenza la “bellezza” del bene e del “fare il bene”.
Il cantiere è aperto… i lavori sono in corso.

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