Il 28 febbraio 2010 un terremoto di magnitudo 8,8 della scala Richter colpisce il Cile, causando oltre 700 morti e centinaia di migliaia di sfollati.
Fin dalle prime ore la rete Caritas si attiva per dimostrare solidarietà e vicinanza alla popolazione cilena; Caritas Italiana lancia un appello per poter contribuire quanto prima alla realizzazione di un piano di emergenza.
A distanza di oltre due anni buona parte delle principali ricostruzioni è stata avviata, ma spesso mancano ancora interventi selezionati che aiutino la popolazione a riappropriarsi di una vita “normale”, fatta di lavoro, studio, incontro.
Quando si parla di “con-te-sto”, di vicinanza nelle emergenze internazionali, la rete Caritas, nel solco della scelta pastorale delle relazioni, da sempre è impegnata nel condividere progetti di vicinanza nel medio e lungo periodo. Per questa ragione, in compartecipazione con i padri Piamartini di Brescia e l’associazione ADASM FISM di Brescia, la Caritas diocesana di Brescia decide di stanziare 20.000 euro a sostegno di un progetto di ricostruzione e adeguamento delle strutture promosso dalla Congregazione Sacra Famiglia di Nazaret presente a Talca, in Cile.
Si tratta di una scuola frequentata da 143 alunni che, dopo il devastante terremoto, ha necessità di ultimare entro l’inizio dell’anno scolastico i lavori di ristrutturazione pena l’impossibilità di riaprire agli alunni. E’ inoltre indispensabile attrezzare il laboratorio con tutte le strumentazioni tecnicoinformatiche che durante il terremoto sono andate distrutte: tale dotazione tecnica risulta fondamentale, oltre che per l’apprendimento, perché consente agli alunni di poter mettere a frutto maggiori competenze nella futura ricerca di lavoro.
L’Istituto della Sacra Famiglia di Nazaret, oltre a fornire agli alunni le basi tecnico-culturali per attrezzarsi nei confronti delle sfide della vita, è oggi uno dei principali centri di aggregazione di Talca.